venerdì 20 settembre 2013

La mia caprese


La caprese e la sua storia!

Come ogni dolce tipico della tradizione campana, anche la caprese ha la sua storia, fatta come sempre di un po’ di leggenda e un po’ di “inciucio” (diceria). Si narra che in quel di Capri, intorno agli anni Venti, un dì il cuoco Carmine Di Fiore, preso chissà da quale pensiero, dimenticò di mettere la farina in una torta di mandorle. La dimenticanza gli sarebbe potuta costare mooooolto cara: la torta che stava preparando era stata commissionata da tre malavitosi americani giunti a Capri per acquistare una partita di ghette per Al Capone. Accortosi dell’errore, al nostro Carminiello non restava che pregare! 
Accadde che “magicamente” il risultato fu così buono che i tre americani ne pretesero la ricetta e Di Fiore, salvatosi la pelle e battezzata la torta frutto dell’incauto gesto "Caprese", iniziò a produrre questa meraviglia con regolarità, avendo in pochissimo tempo un grandissimo successo. 

La mia caprese 
Questa torta è il punto debole di mio marito e il mio cavallo di battaglia. 
Sfido gli amanti del cioccolato a non innamorarsene perdutamente: praticamente impossibile! :)
Ingredienti: 
· 250 gr di mandorle pelate 
· 225 gr di cioccolato fondente di buona qualità 
· 125 gr di burro (no margarina) 
· 125 di zucchero 
· 40 ml circa di liquore a scelta 
· 4 uova a temperatura ambiente 
· ½ bustina di lievito per dolci (facoltativo, nel caso decidiate di ometterlo montate gli albumi a neve) 
Procedimento: 
Fare sciogliere il cioccolato con il burro a bagnomaria o utilizzando il microonde, e lasciare che si raffreddi. 
Fare tostare leggermente le mandorle nel forno ben caldo, fino a quando avranno assunto un colore dorato. Lasciare che le mandorle si raffreddino leggermente per poi ridurle in farina con l’aiuto di un robot da cucina.
In attesa che il cioccolato si raffreddi, fare uno zabaglione sbattendo vigorosamente le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungere le mandorle tritate nel cioccolato (che sarà ormai giunto a temperatura ambiente), mescolare, e poi aggiungere il composto così ottenuto a quello di uova e zucchero. Aggiungere il liquore e mescolare nuovamente con l’aiuto di una spatola o di un cucchiaio. Sciogliere il lievito in un paio di dita di latte tiepido ed unirlo al composto. Mescolare il tutto e versare il composto in una teglia (da 24 o max 26) imburrata ed infarinata o rivestita con carta da forno se state realizzando una preparazione glutenfree. 
Infornare in forno preriscaldato a 170°-180° per 30-45 minuti. Lasciare raffreddare e solo quando la torta sarà ben fredda, capovolgerla sul piatto da portata e cospargerla con abbondante zucchero a velo. 

Servire preferibilmente dopo un paio d’ore, o meglio ancora, il giorno successivo alla preparazione. 
Note: La torta si conserva benissimo per più giorni, purché conservata coperta. L’umidità può fare ingiallire lo zucchero a velo in superficie, pertanto se la consumate dopo qualche giorno è preferibile spolverizzarla con lo zucchero a velo solo poco prima di servirla. 
-Si possono sostituire 50 gr di mandorle con altrettanti grammi di nocciole. 
-La torta può essere tagliata nella forma della classica fettina, oppure essere porzionata in quadrotti e servita nei pirottini di carta. Per ottenere delle monoporzioni possono anche essere utilizzati stampi da muffin ottendendo così delle carinissime minicapresi. 
-Inoltre si presta ad essere congelata senza perdere la sua bontà. Potete congelarla intera o già tagliata in porzioni singole e levarla dal congelatore qualche ora prima di consumarla. Oppure potete scongelarla con l’aiuto del microonde (basteranno davvero pochissimi minuti). 
-Questa è una torta glutenfree, purché, come vi ho accennato prima, non usiate la farina dopo aver imburrato la teglia. Questa possibile problematica può essere facilmente risolta utilizzando della carta da forno, o utilizzando delle teglie antiaderenti.

11 commenti:

  1. Mmmmmm...Buonissimaaaaaaa...complimenti

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  2. Brava ottima l'idea di congelarla così una ce l'ha sempre a portata di mano.. mi piace io la userei per far colazione :)

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  3. Ciao, ma dai, che storia affascinante e la torta è meravigliosa, si vede che è un tuo cavallo di battaglia, il fatto di poterla congelare senza che il sapore si modifichi è un ulteriore valore aggiunto, i miei complimenti davvero, un abbraccio e buon weekend.
    Sara

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  4. mmmmmmmmmmm mamma mia che buona..io adoro la caprese!>_<...e poi la storia non la conoscevo ed è bellissima!^_^

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  5. Mi piace molto :) Deve essere delizioso ;)

    I follow you beautiful blog. I hope you will follow me back and I will wait for you in my blog www.gabusiek.blogspot.com

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  6. mmmmhhhh!!! dev'essere deliziosa! complimenti :)

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  7. Buonissima eccellente anche nell'esposizione della preparazione brava
    la cucina di pitchella

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  8. Ciao carissima,
    grazie per avermi fatto visita e come vedi ricambio subito con piacere.
    Nel tuo blog c'è da ingrassare solo leggendo!!! Prenderò sicuramente spunto per qualche ricetta golosa.
    Ciao a presto
    Alessandra

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  9. la caprese è una delle mie torte preferite...il caldo cioccolato che abbaraccia la gustosa mandorla...una delizia per il palato! complimenti

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  10. Una ricetta deliziosa per una torta che adoro cara Valeria!!! Bravissima, grazie d essere passata e ti seguo con piacere, un bacio

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